Si ritiene utile informare che da lunedì 8 marzo 2021 è attivo il servizio di vidimazione digitale dei FIR. La vidimazione, come previsto dal comma 5, articolo 193 del Dlgs 152/2006, prevede la generazione di formulari già vidimati attraverso i portali istituzionali delle Camera di commercio.
Il servizio chiamato ViViFir è accessibile sia direttamente dal portale www.ecocamere.it che attraverso il link https://vivifir.ecocamere.it
L’accesso avviene da parte di soggetti che devono essere riconosciuti dal sistema attraverso identità digitale (Cns o Spid) o mediante interoperabilità tra il gestionale dell’utente e il servizio.
Una volta effettuato l’accesso saranno disponibili diverse funzionalità: dalla semplice generazione del formulario già vidimato alla possibilità di individuare delegati e sub delegati ad operare (purché sempre in possesso di Cns o Spid).
Il modello di formulario generato è quello approvato con Dm 145/1998 e la vidimazione consiste in un numero univoco indicato in basso sul Fir affiancato da un Qr Code che permette di individuare rapidamente il soggetto che lo ha generato.
Opportuno sottolineare come il ViViFir non sia un’applicazione per compilare il formulario, che continua a rimanere cartaceo e con gli stessi dati da apporre, ma piuttosto rappresenti una soluzione transitoria, in attesa dell’avvio del Ren (Registro elettronico nazionale) e del relativo sistema di gestione della tracciabilità dei rifiuti. Una possibilità che semplifica le procedure, dato che permetterà di avere disponibili, in tempo reale, tutti i formulari di cui un’impresa necessita, già vidimati senza necessità di doversi recare presso gli Uffici pubblici preposti a tale adempimento. È, inoltre, un’opzione totalmente gratuita e che determina l’eliminazione dei costi per l’acquisto dei formulari cartacei.
Allo stato attuale, questa modalità di rilascio dei formulari è, appunto, opzionale. Si affianca e non sostituisce il tradizionale formulario cartaceo in 4 copie autoricalcanti (da vidimare) che potrà ancora essere utilizzato dalle imprese.
Fonte: Confcommercio