Nuovo tributo su rifiuti e servizi (Tares)

A decorrere dal prossimo 1 gennaio 2013, troverà applicazione in tutti i Comuni il nuovo tributo sui rifiuti e servizi (Tares) che sopprimerà e sostituirà le precedenti tipologie di prelievo (Tarsu, Tia1 e Tia2).

Vista la mancata emanazione del Regolamento (che avrebbe dovuto rideterminare i coefficienti sui quali costruire il nuovo tributo) entro il termine previsto del 31 ottobre u.s., il 1 gennaio p.v. si troverà una situazione già vissuta e fotografata al momento del passaggio dalla Tarsu alla Tia. Ci sarà, infatti, una completa traslazione dei principi e dei coefficienti contenuti nel DPR 158/1999 i cui coefficienti potenziali di produzione, forniti per calcolare la parte variabile della tariffa da attribuire alle categorie di utenza non domestica, hanno già marcatamente evidenziato il loro totale scollamento dalla reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche. Incrementi che, rispetto al passaggio tariffario Tarsu/Tia, saranno ancor più marcati visto che a questi andrà aggiunta la quota servizi introdotta dal nuovo tributo.

Il nuovo tributo presenta forti criticità che andranno a pesare sul tessuto imprenditoriale in una situazione economica e finanziaria peraltro di grave crisi visti i limiti di un tributo incapace di rappresentare al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche e di rispondere, pertanto, ai principi comunitari, primo fra tutti quello del “chi inquina paga”.

Infatti, è emerso chiaramente come tutte le categorie economiche del settore terziario siano interessate da un generale aumento del prezzo del servizio per la gestione dei rifiuti urbani (registrando un incremento medio nazionale del 290 %) e come questo aumento impatti in maniera addirittura spropositata su alcune specifiche categorie come quella della ristorazione, dell’ortofrutta e delle discoteche, dove si prevedono incrementi superiori al 400 %.

Confcommercio ha avviato parallelamente una forte azione politica e sindacale a tutela delle categorie rappresentate, richiedendo una proroga dell’entrata in vigore del nuovo tributo ed il contestuale avvio di tavoli tecnici tra le varie parti sociali e le istituzioni coinvolte, per lo studio e la predisposizione dell’apposito regolamento che dovrebbe rideterminare i vecchi coefficienti di produzione dei rifiuti di cui al D.P.R. n. 158/99. Una dilazione dei termini dell’entrata in vigore del nuovo tributo è necessaria affinché possano essere messe in campo tutte le misure, le campagne di pesatura e gli studi realizzati fino ad oggi per l’individuazione e la determinazione di coefficienti di produzione maggiormente rispondenti alla reale produzione di rifiuti.

Sperando di fare cosa gradita si allega uno studio che evidenzia, a livello orientativo, l’impatto della nuova tariffa.

Per maggiori informazioni contattare l’ufficio Ascom Sistemi Gestionali al numero 035 4120181-129

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